Dal 25 marzo al 16 settembre il nuovo allestimento degli Scavi Scaligeri di Verona sarà dedicato a Robert Capa, uno dei più influenti fotoreporter del XX secolo. Inaugurazione sabato 24 marzo alle 12.30.
Realizzato da Magnum Photos (la famosa agenzia che lo stesso Capa aveva fondato nel 1947 con Henri Cartier-Bresson e David Seymour), il percorso espositivo attraversa l’intera vita di Robert Capa, le cui tappe sono scandite proprio dalle sue fotografie, 98 in bianco e nero a partire dal primo reportage del 1932 a Copenhagen durante una conferenza di Leon Trotsky.
Le dense immagini di Capa ripercorrono gli anni del Fronte Popolare a Parigi, la guerra di Spagna (celebre la foto del miliziano che cade, qui risportata), l’invasione giapponese della Cina, per arrivare allo scoppio della Seconda guerra mondiale, che il fotografo seguì sui diversi fronti di battaglia fino allo sbarco in Normandia e alla liberazione di Parigi. Seguono i suoi reportage in Unione Sovietica nel 1947 e in Israele nel 1948, dove documenta la nascita dello stato ebraico, e quello in Indocina, dove perderà la vita saltando su una mina antiuomo il 25 maggio 1954. Chiudono la mostra una serie di ritratti degli amici di Capa, famosi artisti come Ernest Hemingway, William Faulkner, Henri Matisse e Pablo Picasso (foto).
ORARI E BIGLIETTI
Da martedì a domenica dalle 10.00 alle 19.00
Giovedì aperto fino alle 21.00
Lunedì chiuso
Tutti i giovedì alle 18.30 e tutte le domeniche alle 11.00 visita guidata comprensiva del biglietto d’ingresso
Biglietto intero: 5,00 €
Biglietto ridotto: 3,00 €
Biglietto ragazzi e scuole: 1,00 €
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niccomdigitalfoto 
Ieri, domenica 25 marzo, ho avuto il piacere di visitare l’esposizione delle fotografie di Robert Capa. Una stupenda cronologia delle opere dell’autore che ci fa ripercorrere tutte le tappe importanti della sua breve esistenza: dalle foto “rubate” a Copenaghen alla guerra in Indocina dove lo attendeva il suo tragico destino. Di Capa si è già detto molto e credo non ci sia niente da aggiungere, ma guardare le sue immagini suscita sempre una notevole emozione, soprattutto se ammirate in un favoloso scenario come quello degli Scavi Scaligeri di Verona.